Per contrastare la carenza di infermieri professionali nelle strutture sanitarie, in particolare nelle Rsa, che molti problemi ha causato nel corso dell’emergenza sanitaria da COVID-19, è stato avviato il progetto “Un ponte con l’Albania”, che ha permesso di inserire una giovane infermiera professionale dall’Albania ad Agordo, in provincia di Belluno.
L’iniziativa è del Rotary club di Belluno, nata dalla collaborazione con il vice ministro della Sanità e degli Affari Sociali dell’Albania, Albert Nikolla. Nei mesi scorsi, infatti, il vice ministro e la dirigenza del Rotary hanno incontrato il prefetto di Belluno, Mariano Savastano e la dirigente dello Sportello Unico immigrazione, Rossella Caruso per illustrare il progetto, le possibili collaborazioni fra i due Paesi e chiedere sostegno per il corretto svolgimento delle procedure previste dalla normativa in materia di ingresso di infermieri professionali.
«La collaborazione con la prefettura è stata il valore aggiunto e ha permesso di concludere il percorso in pochi mesi identificandone con precisione le tappe: scelta degli infermieri, legalizzazione della traduzione del diploma e dell’iscrizione all’albo, predisposizione del contratto di locazione e del contratto di lavoro, rilascio del green pass europeo e infine nulla osta della prefettura per il trasferimento in Italia», ha dichiarato Mariachiara Santin, past president del Rotary Belluno.
«Sono fermamente convinto – ha evidenziato il prefetto Savastano – che la collaborazione, il dialogo ed il confronto interistituzionale siano gli strumenti da utilizzare perché si possa davvero parlare di un’Amministrazione al servizio del cittadino. Aver contribuito all’ingresso di un’infermiera professionale nella provincia bellunese – nel pieno rispetto delle procedure normative previste – è un risultato di grande valore, che può assurgere a modello da seguire per supportare la grave carenza di infermieri professionali nell’organico delle strutture sanitarie bellunesi a favore della qualità dell’assistenza sanitaria».
Nel corso delle prossime settimane verranno presentate allo Sportello Unico dell’Immigrazione della prefettura ulteriori domande per favorire l’ingresso di altri infermieri professionali nel territorio bellunese.
Fonte: Min. Interno